La poesia non si sa cosa sia,
ma la si riconosce quando la si incontra. (Jean L'Anselme)
Il ritmo è quando un fenomeno si ripete con regolarità e i momenti in cui è presente il fenomeno si alternano ai momenti in cui è assente.
Proviamo a fare degli esempi in arte, in musica, ma anche nella realtà che ci circonda e dentro di noi.
Nella poesia il ritmo è dato dalla distribuzione degli accenti ritmici, cioè degli accenti fonici che noi appoggiamo su certe sillabe quando leggiamo i versi.
Ora leggiamo la poesia " E' primavera". Cosa devi fare?
- leggi più volte a bassa voce la poesie proposta
- soffermati sul ritmo e non sul significato della poesia e lasciati trasportare
- appuntati: all'interno della stessa poesia c'è un ritmo solo oppure diversi?
- Confrontiamo le nostre opinioni
E’ primavera
Il sole batte, con le dita d’oro
alle finestre.
Uno squittio sottile
è sui tetti: nell’orto la fontana
ricomincia a cantare. E’ primavera.
Le chiese, in alto, con le croci accese,
coi monti immensi con le cime rosa,
le strade bianche con gli sfondi blu.
E’ primavera. E’ primavera.
Il cielo spiega gli arazzi delle nubi al vento.
L’albero gemma. Vérzica la terra.
Nel cortile la pergola è fiorita.
Ai balconi le donne in vesti chiare.
E’ primavera. E’ primavera.
E il mare ha un riso azzurro
e un brivido di seta.
E’ primavera. E’ primavera.
Giuseppe Villaroel
Come è riuscito il poeta a costruire il ritmo?
Quali strumenti utilizza?
Ora vediamo cosa significa fare una PARAFRASI e poi ANALIZZARE un testo poetico
Nessun commento:
Posta un commento